LO STIPENDIO DEL PERSONALE PRECARIO DEVE ESSERE UGUALE A QUELLO DEI DOCENTI DI RUOLO: SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE

Docenti precari: la retribuzione deve equipararsi a quella del personale a tempo indeterminato

Su ricorso di un gruppo di insegnanti precari che lamentavano un trattamento meno favorevole rispetto ai colleghi assunti a tempo indeterminato, la Suprema Corte ha affermato un importante principio in tema di trattamento retributivo e non discriminazione. Cass. civ., sez. IV, ord., 29 dicembre 2022, n. 38100

Un gruppo di docenti precari della scuola pubblica ricorreva al Tribunale, azionando la tutela riconosciuta dalla clausola 5 dell’Accordo Quadro recepito dalla direttiva 28 giugno 1999/70/CE, per ottenere la stabilizzazione e/o il risarcimento dei danni dovuti dalla continua reiterazione dei contratti a termine e ottenere altresì il riconoscimento dell’anzianità di servizio tanto per gli emolumenti arretrati quanto per conseguire l’adeguamento dell’attuale posizione stipendiale. In primo grado le domande fondate sulla clausola 5 venivano rigettate, mentre venivano accolte solo quelle in punto di anzianità di servizio. Il MIUR veniva condannato ad adeguare le retribuzioni e corrispondere le differenze stipendiali riconosciute dal contratto collettivo. Successivamente al gravame proposto dal Ministero, la Corte d’appello stabiliva che ai docenti spettassero unicamente le differenze retributive derivanti dagli aumenti stipendiali che sarebbero loro spettati in funzione dell’anzianità di servizio, detratta l’indennità sostitutiva di ferie percepita e l’indennità di disoccupazione, accertando altresì che al caso concreto è applicabile la prescrizione quinquennale.

Seguiranno ulteriori notizie per eventuali iniziative giudiziarie