LEGGE DI BILANCIO 2022: LE MISURE PER LA SCUOLA

LEGGE DI BILANCIO 2022 : LA MISURE PREVISTE PER LA SCUOLA

Il capo VII della legge di bilancio contiene le misure per la scuola, vediamo in sintesi gli articoli che interessano la scuola:

  1. un fondo strutturale che a partire dal 2022, stanzia, a regime, 260 milioni per la valorizzazione della professione docente. Ci saranno 1 miliardo e 300 milioni da investire nella professionalità degli insegnanti. Inoltre, previsti 40 milioni aggiuntivi per il fondo di funzionamento delle scuole, mentre il fondo unico per l’edilizia scolastica è stato aumentato di 200 milioni.
  2. E’ stata  disposta la proroga fino al 30 giugno 2022 dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenzaCovid-19, ossia il cosiddetto organico covid.  Come si temeva per ora resta escluso il personale ata. Ci si augura che nelle Commissioni di Camera e Senato sulla Legge di Bilancio 2022 possa essere introdotto uno specifico emendamento che potrebbe prevedere il loro inserimento nel testo definitivo della Legge di Bilancio.
  3. Confermata la card docenti, ossia i 500 euro che sono destinati  ai docenti per la formazione, gli aggiornamenti, l’acquisto dei libri e altro. La card resterà in vigore anche dopo il 1° settembre 2022 ma sarà poi il MIUR a specificare nuovi criteri e modalità.
  4. Finalmente istituito l’insegnante di educazione motoria nelle scuole primarie, dalla quarta e quinta l’insegnamento curricolare verrà impartito da docenti forniti d’idoneo titolo per almeno due ore settimanali. Per le quinte si partirà nel 2022, per le quarte nel 2023. Il Ministero dell’istruzione è autorizzato a bandire i concorsi necessari. Il Governo ha autorizzato a tal fine la spesa di 29,91 milioni nel 2022, di 116,50 milioni nel 2023, di 169,49 milioni nel 2024.L’organico degli insegnanti di educazione motoria è determinato in ragione di almeno due ore settimanali di insegnamento per ciascuna classe delle scuole primarie aggiuntive rispetto all’orario di cui all’art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89 per le sole classi che non adottano il modello del tempo pieno(è questo un punto da approfondire in quanto resterebbero fuori le classi a tempo pieno) Possono partecipare alle procedure concorsuali per accedere a tale insegnamento, i soggetti in possesso di laurea magistrale conseguita nella classe LM-67 Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative» o nella classe LM-68 «Scienze e tecniche dello sport o nella classe di concorso LM-47 Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie oppure titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 luglio 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 ottobre 2009, n. 233, che abbiano, altresì, conseguito 24 CFU/CFA, acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
  5. E’ stato stanziato oltre un miliardo per il funzionamento di nidi e scuole dell’infanzia, risorse molto attese anche dai Comuni. La Legge incrementa il fondo per questi servizi di 30 milioni di euro per l’anno 2022. L’incremento sarà di 50 milioni di euro per l’anno 2023. Poi, ben 80 milioni di euro per l’anno 2024,100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Rientrano in tali fondi anche risorse extra per garantire il trasporto scolastico di alunni disabili. Previsti invece, 120 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027. Incluse nella Legge le risorse assegnate alle biblioteche dello Stato, degli enti territoriali e degli istituti per l’acquisto di libri (in primis scolastici) rivolgendosi in modo prevalente alle librerie presenti sui propri territori. Vi saranno anche 10 milioni di euro per il 2022 e 2023 per il tax credit librerie, l’incentivo fiscale per sostenere le librerie, soprattutto quelle indipendenti e situate nei piccoli centri.
  6. Il ddl ha allungato l’elenco delle lavori gravosi che possono rientrare nell’Ape Sociale che prevede il diritto di uscire dal lavoro prima dei 64 anni previsti con Quota 102. Sono 23 le professioni incluse e tra queste rientrano gli insegnanti di scuola primaria. 

bozza-legge-bilancio-2022