IL PARERE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE SULLA RIPRESA DELLE LEZIONI IN PRESENZA

IL CSPI ha terminato il su mandato quadriennale per cui, salvo proroghe (molto probabili), dal 1 Gennaio 2021 non sarebbe più operativo. 

Nel testo della relazione di fine mandato, poi,  il CSPI, ha espresso anche il proprio parere in ordine alla  ripresa delle attività scolastiche in presenza.

Il CSPI ha precisato che tale esigenza deve essere una priorità assoluta evitando gli errori del passato e assicurando le massime condizioni di sicurezza a studenti e personale scolastico. Rimane indispensabile – prosegue il documento – che trasporti, regole per il tracciamento, coordinamento degli interventi sui territori, orari delle città siano al servizio della riapertura delle scuole. Una riapertura che deve essere inserita in una programmazione condivisa nel rispetto delle specificità territoriali e dei singoli indirizzi scolastici che coinvolga la rappresentanza della comunità educante.

A tal fine per la ripresa delle lezioni in presenza il CSPI ritiene necessario l’attivazione delle seguenti misure:

  • potenziamento del sistema dei controlli sanitari, dei dispositivi di sicurezza, del tracciamento dei contagi mediante l’utilizzo di tamponi rapidi e di una corsia preferenziale per tutte le componenti scolastiche;
  • priorità anche per il personale scolastico nella campagna vaccinale;
  • potenziamento dei servizi e dei trasporti, coordinato a livello territoriale con l’orario di funzionamento delle scuole, nel rispetto delle decisioni delle autonomie scolastiche;
  • interventi di carattere amministrativo in grado di garantire l’applicazione degli aspetti ordinamentali e che pianifichino per tempo aspetti fondamentali dell’anno scolastico (“monte ore” obbligatori e requisiti per la validità dell’anno scolastico, esami di Stato, modalità e risorse per il “recupero”, …).

Per quanto ci riguarda, confortati anche dalle dichiarazioni rese da “avveduti” Presidenti di Regioni, sembra difficile che si possa assicurare la ripresa delle lezioni in presenza, atteso il ritardo con cui si stanno affrontando i problemi connessi al ritorno in aula (in primis trasporti e comportamenti degli studenti).

A nostro avviso, la scuola deve  essere trattata, al pari della sanità, come problema emergenziale per la somministrazione del vaccino per cui solo dopo che gran parte del personale sia vaccinato e siano state adottate misure idonee ed efficaci di prevenzione, è pensabile una ripresa delle attività in presenza.

E’ bene dirlo apertamente che oltre all’endemico problema dei trasporti, che non trova certamente risposta con turni e accessi diversificati degli alunni  (nessuno ha pensato agli effetti sull’attività lavorativa del personale scolastico e alla gestione, a loro volta, delle proprie famiglie con figli che frequentano la scuola !!!), esistono seri problemi di comportamento da parte degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado al di fuori delle aule scolastiche per cui è insufficiente (ammesso che si riesca) organizzare solo i trasporti.

Ecco perchè è una situazione emergenziale procedere prioritariamente alla vaccinazione del personale scolastico entro il mese di febbraio 2021, altrimenti si continua a mettere a rischio la salute del personale e degli stessi studenti non contenendo ma aumentando la diffusione del virus.