FINALMENTE UN EMENDAMENTO CHE RITENIAMO DI APPOGGIARE : L’INSEGNAMENTO DI DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE NEL BIENNIO DI TUTTE LE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO

La deputata Elisabetta Barbuto comunica di avere presentato un emendamento alla legge di bilancio per chiedere l’inserimento dell’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche in tutti i bienni delle scuole secondarie.
ECCO IL COMUNICATO DELLA DEPUTATA ON. ELISABETTA BARBUTO
” Ho partecipato attivamente all’iter di approvazione della legge sull’insegnamento dell’educazione civica e già allora mi ero battuta perché l’insegnamento della materia fosse attribuito alla classe di concorso A046, ma la trasversalità dell’insegnamento ha consentito a tali docenti, ove presenti nell’istituzione scolastica di riferimento, esclusivamente l’attribuzione della funzione di coordinatori.
Consapevole, pertanto, che l’introduzione dell’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche nei primi due anni delle scuole secondarie di secondo grado non sia più rinviabile e risponda ad una esigenza reale di formazione dell’Uomo cittadino nel mondo – prosegue la deputata – ho presentato l’emendamento e chiedo a tutte le forze politiche di sostenerlo in maniera trasversale. E’ giusto, infatti, che ai nostri studenti in una società così complessa come la nostra venga garantita la conoscenza dei principi e dei valori che sono i fondamenti della convivenza civile per consentire loro di avere una migliore comprensione della realtà sociale e politica odierna e metterli in condizione di partecipare in maniera responsabile alla vita dello Stato di cui sono parte integrante.
Ma non solo. In un’era che ha visto l’avvento prorompente della società globale, della new economy , dei nuovi mezzi di comunicazione e dei social network e , nei tempi più recenti, ha visto la reazione alla crisi economica globale determinata dalla pandemia con l’adozione del Next Generation Eu, è corretto che i giovani siano messi nelle condizioni di comprendere quali sono le dinamiche che, in ambito economico europeo, hanno condotto gli stati membri a scelte importanti e condivise aprendo la strada ad una percezione reale dell’Unione europea.
E’ altrettanto chiaro ed evidente che tale insegnamento per la sua specificità e le sue caratteristiche non può essere garantito se non dai docenti della classe di concorso A046. Vorrei ricordare, infatti, che dopo il piano assunzionale di cui alla legge 107 del 2015, tale classe di concorso risulta in esubero su tutto il territorio nazionale e negli istituti tecnici e professionali presso i quali è stata assegnata la maggior parte dei docenti A046, gli stessi risultano avere un limitato numero di ore di insegnamento frontale ed un consistente numero di ore a disposizione. Ora, escludendo che questi docenti siano stati assunti scientificamente per costituire dei “ supplenti di ruolo”, con evidente mortificazione della loro professionalità, con l’emendamento si chiede che , dopo un adeguato censimento degli stessi in relazione al fabbisogno di tutti i bienni, gli stessi vengano distribuiti in maniera organica in tutti gli istituti sul territorio nazionale dando la priorità ai docenti già in ruolo con una operazione di mobilità straordinaria.
Elisabetta Barbuto