RIFORMA PENSIONISTICA E ABOLIZIONE PENSIONAMENTO PER QUOTA 100: E IL LAVORO USURANTE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA ?

Ormai è certo che il collocamento a riposo usufruendo delle finestre per “Quota 100” sarà definitivamente cassato, con buona pace della Lega che ne aveva sventolata la conquista dopo l’abolizione della Legge Fornero. Insomma, pare proprio che la Lega sia la parente “povera” o “inutile” di questo Governo che, da un lato trova 7 miliardi per rinsaldare il reddito di cittadinanza (con grande soddisfazione del Movimento 5 stelle) ma, dall’altro, non trova poche centinaia di migliaia di euro per prorogare “quota 100”.

I nati negli anno 1960, 1961 potrebbero essere i più penalizzati dal possibile scalone che si verrebbe a determinare con la fine di quota 100.

Ora il Governo, vorrebbe dare il contentino al “focoso Salvini” calcolando i contributi  e l’anzianità di servizio, in sostanza il principio su cui si muove il governo è quello dell’età, a prescindere dai contributi versati, penalizzando coloro che raggiungono quota 102 o 103, con una riduzione della pensione.

A questo punto, al personale della scuola conviene  aspettare il conseguimento dei termini stabiliti dalla legge Fornero (41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, 42 e 10 mesi per gli uomini) anche perchè non ci dovrebbero essere penalizzazioni sostanziali sul montante complessivo, anche se nel 2021 si calcola una riduzione del coefficente derivato dalla drastica riduzione del PIL nel periodo di pandemia.

Ma non finisce qui !!! Questo Governo pare abbia una particolare avversione per il personale scolastico, questo a prescindere dalle dichiarazioni del Ministro Bianchi

A riprova di quanto detto, si evidenzia che era stata ventilata l’ipotesi, in sede parlamentare, di riconoscimento del lavoro usurante per i docenti della scuola primaria  e per i collaboratori scolastici (con molte perplessità sulla indicazione di queste solo 2 categorie) cui sarebbe stato destinato un provvedimento di anticipo pensionistico: ma il Governo si è preoccupato subito di smentire questa proposta della Commissione Parlamentare 

Ma non finisce qui !!!

Infatti, le cosiddette OO.SS. rappresentative (CGIL-CISL-UIL), dimenticano lo stress da lavoro correlato ben presente nella scuola , l’usura che comporta la lezione frontale o laboratoriale soprattutto per i docenti impegnati in più classi e sezioni, ignorano il personale ata, non chiedono in alcun modo una audizione, non si fanno portavoce di proposte degne di attenzione per poter rappresentare l’esigenza di includere il personale scolastico fra coloro che svolgono lavoro usurante, non costringono il Governo ad aprire la trattativa per il rinnovo contrattuale, e così via….

Insomma, al solito, sembra già di ascoltarle queste OO.SS. rappresentative: Parliamo, facciamo assemblee in vista delle elezioni RSU (che serviranno  per mantenere i privilegi di rappresentatività ed esoneri sindacali), ma  della tutela dei lavoratori “ben guardiamoci” dall’effettiva rappresentanza, tanto fra pochi mesi concorderemo con il Governo amico  80 euro di aumento (LORDI SI INTENDE) mensili in media, e ci faremo votare per le RSU come premio dell’impegno “profuso”.