PROROGA STATO DI EMERGENZA AL 31 MARZO E CONGEDI PARENTALI: CHIARIMENTI

Come è noto è stato prorogato al 31 marzo lo  Stato di Emergenza conseguente al prolungarsi del periodo pandemico. In conseguenza scatta anche la proroga dei congedi parentali covid, previsti per i lavoratori dipendenti pubblici e privati in situazioni di emergenza.

COSA SONO:

Si tratta di congedi  a sostegno dei genitori in caso di Didattica a Distanza, malattia o quarantena dei figli. La novità interessa principalmente i lavoratori e le lavoratrici dipendenti, coloro che sono iscritti alla Gestione separata INPS e alle gestioni speciali

In sostanza con la proroga dello stato di emergenza si è avuto anche  il prolungamento dei congedi parentali, i quali saranno in vigore fino al 31 marzo 2022.
In conseguenza,  i genitori lavoratori dipendenti pubblici e privati possano assentarsi dal lavoro nel caso in cui dovessero verificarsi i seguenti eventi:
  • sospensione dell’attività didattica o educativa in presenza del figlio, o alla chiusura dei centri diurni di carattere assistenziale in caso di disabilità;
  • infezione da SARS-CoV-2 del figlio;
  • quarantena del figlio disposta dal Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale.

Inoltre, in caso di figli con età inferiore ai 14 anni e senza alcun limite di età in caso di disabilità grave accertata ai sensi della Legge 104.

I genitori che richiedono i congedi Covid hanno diritto a un’indennità pari al 50% della retribuzione.

La norma prevede specificatamente:  “In caso di figli di età compresa fra 14 e 16 anni, uno dei genitori, alternativamente all’altro, ha diritto, al ricorrere delle condizioni di cui al comma 1, primo periodo, di astenersi dal lavoro senza corresponsione di retribuzione o indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro”.