L’USR PUGLIA E LE COSIDDETTE OO.SS RAPPRESENTATIVE LEDONO GLI INTERESSI DEL PERSONALE DELLA SCUOLA, VIOLANDO NORME DI LEGGE IN MATERIA DI TRASPARENZA E PUBBLICITA’ DEGLI ATTI RELATIVI AL PERSONALE SCOLASTICO

Ebbene SI’ !! 

Anche questa volta non possiamo fare a meno di denunciare il grave comportamento e l’antigiuridicità degli atti posti in essere dall’USR PUGLIA CONGIUNTAMENTE ALLE COSIDDETTE OO.SS. RAPPRESENTATIVE NEL COMPARTO SCUOLA-basta leggere le firme sul documento allegato per individuare le sigle sindacali interessate.

I FATTI:

Il CCNI relativo alla mobilità annuale per l’a.s. 2022/2023, a seguito della intesa raggiunta, tra il Ministero dell’Istruzione e le cosiddette OO.SS. rappresentative, in data  16 giugno 2022, è stato  prorogato per il solo a.s. 2022/23 con le identiche disposizioni del contratto collettivo nazionale integrativo, sottoscritto in data 8 luglio 2020, vigente per gli anni scolastici 2019/20, 2020/21 e 2021/22.

L’art.3 del precitato contratto nazionale prevedeva, per l’appunto, che successivamente alla sottoscrizione del CCNI a livello nazionale, si procedesse a concludere, in tempi utili e prima delle operazioni di mobilità annuale, una  Contrattazione Decentrata Regionale nella quale fissare i criteri per la determinazione delle disponibilità,  i criteri di definizione del quadro complessivo di tutte le disponibilità distinte tra i posti dell’organico dell’autonomia di diritto  e i posti dell’adeguamento del medesimo alle situazioni di fatto

In detto quadro, oltre ai posti di insegnamento eventualmente disponibili in ciascuna istituzione scolastica gli uffici provinciali dovevano ricomprendere anche i posti in deroga in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 22.2.2010, nonché tutti i posti comunque disponibili per un anno previsti dalla normativa vigente, dagli incarichi di presidenza, dal part-time, dai comandi ed utilizzazioni, dalla mobilità intercompartimentale,  che determinano disponibilità, ed ogni altro posto conseguente ad esoneri sindacali, part-time, etc, resisi liberi succcessivamente per qualsiasi causa dopo le operazioni di mobilità, etc.

Orbene, appare evidente l’importanza di concludere un accordo regionale che obbligasse, poi, gli uffici periferici provinciali al rispetto dell’art.3 del CCNI del 2020, proprio per gli ovvi riflessi sulla posizione giuridica del personale aspirante alla mobilità annuale.

Invece, la dormiente USR PUGLIA , unitamente alle cosiddette OO.SS. rappresentative, a distanza di oltre 1 mese, e ribadiamo  oltre un mese, allorquando le operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria erano belle e concluse con la presentazione delle relative domande, sottoscrivevano in data 27 luglio 2022, cioè ben dopo 42 giorni dopo, il contratto integrativo regionale (CIR) sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, volto a disciplinare le operazioni e i criteri integrativi a livello regionale, rispetto alle norme nazionali, da applicare nel territorio pugliese.

Cosa ancora più grave, è rappresentata dal fatto che l’USR Puglia, si ricorda di pubblicare e trasmettere agli uffici provinciali,  solo in data 18 agosto 2022, cioè dopo ben oltre 23 giorni dall’intesa regionale, il predetto accordo , quando non solo le operazioni sono state effettuate, ma tutti gli adempimenti conseguenti a carico degli uffici provinciali, vedi PUBBLICAZIONE ORGANICO DI FATTO, DISPONIBILITA’ PER LE OPERAZIONI DI UTILIZZAZIONE E ASSEGNAZIONE PROVVISORIA, INDICAZIONE DELLE CATTEDRE INTERNE ED ESTERNE, EVENTUALI ACCORPAMENTI DI  ORE DI PART-TIME UTILI AD INCREMENTARE LE DISPONIBILITA’, ETC , non sono state poste in essere dagli uffici decentrati.

Si tratta non solo di un obbrobrio giuridico conseguente alla mancata pubblicazione di un atto giuridico propedeutico alla presentazione delle domande (che sono disciplinate proprio dal CCNI e dal conseguente CIR) di utilizzazione ed assegnazione provvisorie, ma anche di una mancata trasparenza nella pubblicazione del quadro delle disponibilità e della stessa pubblicazione dei movimenti che non riportano alcuna indicazione fra cattedre interne e cattedre esterne.

Manca, così, qualsiasi possibilità di riscontro da parte del personale docente della propria e altrui posizione, con palese violazione dei diritti e della tutela degli interessi di ogni dipendente.

Tale responsabilità ricade esclusivamente sia sull’USR PUGLIA CHE SULLE  SIGLE SINDACALI che hanno firmato il CIR, ritenuto come  un mero adempimento burocratico fine a se stesso, dimenticando (volutamente?) che viceversa tale atto,  invece, rappresenta ed ha una valenza giuridica vincolante per gli uffici periferici che devono provvedere alla gestione della mobilità annuale secondo i criteri di trasparenza e pubblicità degli atti posti in essere, così come puntualmente indicato, fra l’altro, proprio dal CCNI  dell’8 luglio 2020- art.3

Stigmatizziamo, pertanto, con forza il grave comportamento dell’USR PUGLIA e l’acquiescenza delle cosiddette OO.SS. rappresentative, ormai assuefatte a un andazzo che va a ledere gli elementari principi di trasparenza e pubblicità degli atti di competenza dell’amministrazione perificherica del Ministero. 

In questo momento, intriso di molti slogan politici, non ci sembra nè opportuno nè utile alla causa, denunciare al Ministero (a chi poi?) tale violazioni, ma non mancheremo, non appena insediato il nuovo Ministro (a prescindere di quale forza politica) di denunciare quanto accade nell’USR PUGLIA in materia di gestione del personale della scuola del nostro territorio. 

TESTO DELL’ACCORDO REGIONALE E NOTA USR PUGLIA