FORMAZIONE PERSONALE IN SERVIZIO: DISCIPLINA DEI CORSI GESTITI DA ENTI ACCREDITATI MIUR

In questi ultimi giorni si sono succedute numerose e, spesso, contraddittorie notizie sulla “carta del docente per la formazione”. In particolare, per come accedere al “bonus formazione dei 500 euro” e sulla possibilità di accedere a percorsi di formazione gestiti da enti accreditati e qualificati Miur.

Ciò detto, ci preme chiarire:

a) Da febbraio 2017 sarà aperta la piattaforma per i corsi di formazione. Fino a febbraio si procederà come prima, per cui i corsi saranno portati a conoscenza del personale della scuola, da parte degli enti accreditati e qualificati Miur,  con i soliti canali di informazione sino ad oggi utilizzati dagli stessi enti;

b) La  piattaforma della carta del Docente funziona come una banca: il docente chiederà soldi da dare ad un esercente/ ente di formazione e stamperà il voucher corrispondente. Potrà controllare se l’esercente è tra i soggetti accreditati per le “vendite”.

c) I corsi potranno essere immessi nel portale del Miur, da parte degli enti accreditati, durante tutto l’anno scolastico. È opportuno, allo stato delle cose, che i docenti frequentino corsi di almeno 20 ore, questo non solo  per selezionare la validità formativa del corso, quanto la serietà del soggetto che chiede l’accreditamento . Resta la libertà degli enti formatori di proporre corsi anche diversi che dovrà essere il docente ad inserire nel proprio portfolio, mentre quelli sulla piattaforma, svolti per almeno il 75% delle ore,  lo saranno automaticamente. Nel proprio spazio formativo sul portale ogni insegnante potrà aggiungere tutto quello che ritiene sia stato significativo per la sua formazione. Da febbraio 2017,  il docente entra sulla piattaforma nazionale, sceglie il corso a cui vuol iscriversi e contestualmente si iscrive. A regime la piattaforma accetterà anche l’identificativo del voucher del   docente. Le associazioni potranno  vedere il numero degli iscritti e stamparne l’elenco, nonché forse anche controllare la validità dei voucher, che ogni insegnante dovrebbe poter inserire.

d) Finito il corso, gli enti dovranno rientrare sulla piattaforma per certificare la presenza di ogni docente che troverà l’attestato del corso seguito direttamente nel proprio spazio sulla piattaforma  riservato al curricolo formativo. Sarà stampabile direttamente e quindi se le associazioni vorranno darlo cartaceo lo faranno come riconoscimento simbolico.

e) Il docente che accede alla piattaforma sceglierà l’ambito, consulterà il catalogo anche utilizzando filtri, poi una volta trovato il corso che gli interessa si iscrive e inserisce il codice del voucher. Alla fine gli comparirà un questionario di gradimento del corso.

Queste le notizie, per ora certe e che ci pervengono da fonte ministeriale, per ulteriori informazioni e per evitare di frequentare corsi non riconosciuti, non attinenti al piano nazionale di formazione, non congruenti con il piano di formazione della scuola, consigliamo ai nostri iscritti e al personale della scuola di chiedere notizie alla nostra segreteria provinciale FLP SCUOLA FOGGIA.