LEGGE DI BILANCIO 2019 E BONUS PER LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO

Sono sempre più le  segnalazioni e i quesiti che ci vengono sottoposti in ordine a  comportamenti discordanti riscontrabili nelle scuole relativamente all’applicazione del fondo per la valorizzazione del personale; in particolare il quesito riguarda l’eventuale partecipazione al fondo da parte dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi da attuare in  sede di contrattazione d’istituto.

In seguito all’introduzione del suddetto fondo, indirizzato in un primo momento al solo personale docente, come era previsto dalla L. 107/2015, con la legge di bilancio del 27 dicembre 2019 n. 160, al comma 249,  testualmente recitando “Le risorse iscritte nel fondo di  cui  all’articolo  1,  comma 126, della legge 13 luglio 2015, n. 107, gia’ confluite nel fondo per il  miglioramento  dell’offerta  formativa,  sono  utilizzate   dalla contrattazione integrativa in favore del personale scolastico,  senza ulteriore vincolo di destinazione” detto fondo è stato poi esteso a tutto il personale scolastico, docenti e ATA,

A quanto detto, si aggiunge, inoltre, che CCNI del 31/08/2020 relativo ai criteri per la ripartizione del MOF all’art. 2 (Fondo delle istituzioni scolastiche e valorizzazione personale scolastico) così precisa: “Tali risorse, ai sensi della legge 27 dicembre 2019, n. 160 comma 249, sono utilizzate dalla contrattazione integrativa per retribuire e valorizzare le attività e gli impegni svolti dal personale scolastico, secondo quanto previsto dall’art. 88 CCNL 29 novembre 2007, tenuto conto di quanto riportato al successivo comma 2”.

Dalla lettura combinata di quanto disposto dalla legge di bilancio con quanto contrattato dal Ministero con le Organizzazioni Sindacali per la destinazione del MOF,  considerando anche che a tutt’oggi il fondo per la valorizzazione del personale è un compenso compreso nel MOF e non nel FIS, riteniamo che ai Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi possa essere attribuito il suddetto fondo.

Ad avvalorare quanto sostenuto da questa Organizzazione Sindacale è il richiamo del solo art. 88 CCNL 29 novembre 2007 e non all’art. 89  nell’accordo del 31/08/2020 nonché la dichiarazione congiunta al CCNI 2020/21 che testualmente si riporta: “OO.SS e Amministrazione condividono la necessità della valorizzazione di tutto il personale scolastico, con particolare riferimento ai Dsga, con l’obiettivo di riconoscere i maggiori impegni previsti dai piani dell’offerta formativa e dai piani organizzativi per far fronte nell’anno scolastico 2020/2021 alle misure di prevenzione del rischio contagio connesse all’emergenza epidemiologica da COVID 19. Le parti concordano, inoltre, che le risorse stanziate dal D.L.I04/2020 siano utilizzate per remunerare le prestazioni aggiuntive del personale, ivi compresi i Dsga, delle scuole delegate per attività di supporto agli uffici per le procedure relative alla validazione delle GPS e per gli altri adempimenti previsti dal decreto legge menzionato e dalle relative disposizioni applicative”.

Ci siamo preoccupati di far produrre da parte del personale interessato quesito all’Aran in ordine a tale problematica per cui auspichiamo che non solo si dia una risposta che dia uniformità di comportamento nelle scuole anche se, ovviamente, è del tutto aperta la questione relativa alla piena valorizzazione  della figura del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi  in coerenza con il ruolo di elevata professionalità e complessità che lo caratterizza e con il giusto riconoscimento in termini di inquadramento professionale e retributivo.

Sapranno quelle cosiddette OO.SS. rappresentative, in occasione del rinnovo contrattuale, rivedere la definizione dei profili professionali? Sapranno porre come punto ineludibile del testo contrattuale l’istituzione della ormai figura intermedia di “coordinatore amministrativo” cui far accedere gli assistenti amministrativi ? Sapranno rivalutare il ruolo e la funzione specialistica degli Assistenti Tecnici che proprio in questo periodo sta emergendo in tutta la sua necessità con l’istituzione  anche negli altri  ordini e gradi di scuola ? Sapranno prevedere figure “specialistiche e diversamente qualificate” per il profilo di collaboratore scolastico? Insomma sapranno una volta tanto porre LA QUESTIONE ATA al centro del nuovo contratto di lavoro ?