IMMISSIONI IN RUOLO DISPOSTI CON IL DECRETO DEL 6 APRILE- 4500 POSTI: MODALITA’ DI ASSUNZIONI E POSTI A TRASFERIMENTO

Con il decreto del 6 aprile 2020 il Consiglio dei Ministri, in applicazione dell’art. 1 comma 18-quater della legge 159/2019 di conversione in legge del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, ha autorizzato la Ministra Azzolina a procedere all’immissione in ruolo di 4500 docenti in relazione ai posti che si sono resi vacanti e disponibili nel corrente anno scolastico per effetto del collocamento a riposo dei docenti cessati con i benefici di cui alla cosiddetta “QUOTA 100”.

Sulla questione, invero, insistono varie questioni di legittimità, per cui ripercorriamo quanto è successo:

In applicazione dell’articolo 14, comma 7, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, con effetto 1.9.2019 (per la scuola) furono accolte le domande del personale docente ed ata che, in possesso dei requisiti previsti dalla sopracitata legge, chiesero il collocamento a riposo. 

L’applicazione tardiva di tale normativa, in considerazione della chiusura tecnica delle operazioni di determinazione dell’organico di diritto per l’a.s. 2019/2020, non consentì al Miur (in verità bastava che il Miur disponesse una proroga di soli 7 giorni per acquisire detti posti, per cui c’è stata una precisa volontà a non farlo) di acquisire i posti conseguenti ai collocamenti a riposo nelle operazioni di mobilità per l’a.s. 2019/2020.

Si trattava  di circa 9000 posti.

E’ evidente che ciò ha determinato un notevole danno sia per quanti già di ruolo aspiravano al trasferimento sulle predetti sedi che di coloro i quali, inclusi in GAE ovvero procedure concorsuali, aspiravano alla nomina in ruolo.

Il governo, ha cercato di porre rimedio al problema, salvaguardando, però, solo i diritti di coloro che aspiravano all’immissione in ruolo,prevedendo, con  il D.L. 126/2019, convertito in legge 159/2019, che dei 9000 posti il 50% fosse destinato alle immissioni in ruolo da disporre con effetto giuridico dal 1.9.2019 ed economico dal 1.9.2020.

Qui nasce il vero problema sia per quelli già di ruolo che coloro che sono stati immessi in ruolo l’anno scorso: il governo, non supportato evidentemente da tecnici esperti, ovvero, come detto per una precisa volontà politica,  ha dimenticato che in base al D.PR 297/94 e successive modifiche ed integrazioni,  nonchè in base al CCNI relativo alla mobilità 2019/2022, tutti i posti vacanti e disponibili (QUINDI TUTTI E 9000 mila) dovevano prima essere utilizzati per le operazioni di mobilità provinciale ed interprovinciale, preservando sul piano solo quantitativo, ma non qualitativo, il 50% cioè i 4500 posti per le immissioni in ruolo. In pratica, il personale della scuola già di ruolo per l’a.s. 2019/2020 avrebbe potuto scegliere una diversa sede di titolarità utilizzando tutti e 9000 posti per “LA SCELTA DI SEDE” (sino alla concorrenza di 4500 posti). Coloro i quali, poi, sono stati assunti in ruolo, potevano scegliere sui restanti 4500 posti per ottenere una sede migliore di titolarità

Ora, in seguito alla autorizzazione ricevuta il 6 aprile, la Ministra Azzolina procedrà ad assumere 4500 docenti a cui verrà assegnata la nomina in ruolo e una sede definitiva (prima della mobilità 2020/2021) in ciò sottraendo 4500 posti alla scelta delle sedi a trasferimenti per coloro che sono già di ruolo.

A questo, poi, aggiungasi, come già detto sopra,  che anche coloro i quali sono stati assunti in ruolo (sia da GAE che da concorso 2016 e/o 2018 riservato)  dal 1.9.2019, si sono visti sottratti detti posti per la scelta della sede di titolarità per cui non hanno potuto scegliere una sede migliore su BEN 9000 posti.

Insomma, un VERO PASTICCIO ALL’ITALIANA che solo una Ministra incapace, quella attuale, ma anche il Ministro Bussetti con le sue fisime “nordiste,  che all’epoca reggeva il dicastero dell’Istruzione, potevano creare.

QUALI GLI SCENARI ORA ?

Per il momento sui 4500 posti saranno disposte nomine in ruolo immediate con assegnazione sede definitiva al personale incluso in GAE e concorsi 2016 ovvero riservato 2018.  Tale personale, però, sceglierà la sede, prevedibilmente, su una disponibilità totale di 9000 posti (tanti quanti erano i  posti lasciati liberi per quota 100 per l’a.s. 2019/2020).

I restanti  4500 posti concorreranno,  con i posti conseguenti ai nuovi pensionamenti ovvero ad eventuali incrementi d’organico di diritto a.s. 2020/2021,  a determinare la disponibilità per le operazioni di trasferimento per il prossimo anno scolastico.

In ogni caso, prevediamo che si instaureranno situazioni di contenzioso fra coloro che sono già di ruolo e che aspiravano al trasferimento su determinate tipologie di sedi già disponibili per il 2019/2020, nonchè  quelli immessi già in ruolo e che non hanno potuto disporre di tali posti,  e coloro che, immessi in ruolo a breve, andranno ad effettuare una scelta quantitativa su 4500 posti e qualitativa su 9000 posti.