E CI RISIAMO…..RIPARTE LA PROPOSTA PER L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

In sede di Conferenza delle Regioni, il Ministro della Lega Calderoli ha riproposto il tema dell’attribuzione dell’autonomia differenziata assegnando competenze esclusive alle Regioni in materia di  scuola, sanità, ambiente e politiche del lavoro.  La bozza di lavoro, che qui alleghiamo, è stata consegnata ai Presidenti delle Regioni che dovranno ora iniziare un percorso di consultazione (ci si augura….) e di analisi per porgere, poi, il parere in ordine alla bozza loro consegnata.

Il progetto è anche frutto delle proposte avanzate tempo fa dalle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna (come si vede regioni a guida diversa di posizioni politiche, ma tutte interessate ad ottenere “più fondi” per le loro casse regionali a…scapito delle regioni del Sud …?)

Qui non si vuole ancora procedere ad una analisi preconcetta sul disegno di legge, ma certo occorre pensare al massimo coinvolgimento di tutti coloro che sono interessati ad un progetto epocale che avvierebbe il nostro paese verso un diverso sistema organizzativo che finirebbe per portarci a un vero e proprio sistema federale sul modello americano.

Restiamo fermamente convinti ed assertori, per esempio, che  sanità e istruzione sono e devono restare materie di competenza esclusiva dello Stato.

Invece, proprio sulla scuola, il progetto prevede una forte accelerazione (il Veneto in primis) in modo da conseguire una  forte connotazione identitaria regionale dell’istruzione che lasci poco spazio a un sistema istruzione che si basi su indirizzi generale e livelli di prestazioni uguali per tutto il territorio. A quanto detto, poi, si intreccia, forse in maniera ancora sottesa, alla richiesta delle regioni del Nord di ottenere più risorse rispetto a quelle che oggi sono loro assegnate. 

E’ bene dire, ancora, che con un sistema siffatto avremo contratti di lavoro differenziati su base regionale e sistemi di reclutamento diversificati decisi e gestiti autonomamente dalle regioni (non vorremmo qui ricordare una proposta regionale veneta che richiedeva la residenza nel Veneto per poter includersi nelle graduatorie oppure fare il concorso per posti nelle scuole venete !!!)  

Su questi temi certamente ci torneremo ma, per il momento, richiamiamo l’attenzione di tutti affinchè anche la questione dell’autonomia differenziata diventi tema di discussione, analisi e….perchè no….anche oggetto di studio nell’ambito della scuola con le discipline giuridiche ed economiche per non dire di storia. 

BOZZA DISEGNO DI LEGGE SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA