ECCO L’ARTICOLO PUBBLICATO SUL GIORNALE ONLINE BLASTINGNEWS SUL CONCORSO A CATTEDRE NELLA REGIONE PUGLIA.

DA TEMPO DENUNCIAMO CHE L’USR PUGLIA NELLA NOMINA DEI COMMISSARI SEGUE “LOGICHE PERSONALI E PRIVE DI CRITERI PROFESSIONALI”

Arriva una denuncia da parte di un gruppo di docenti pugliesi sulle modalità di attribuzione dell’incarico di commissario per il concorso scuola 2016.

Una delle criticità maggiori del concorso scuola 2016, sin dall’inizio delle sue procedure, è stata quella della difficoltà di reperimento dei commissari: le motivazioni erano connesse soprattutto ai compensi che, in un primo momento, si aggiravano intorno a 1 euro lordo all’ora, e, successivamente, grazie a un emendamento, sono arrivati a circa 2 euro lordi all’ora. Alla fine, si sarebbe più o meno riusciti a trovare i commissari, rendendo a volte anche meno stringenti i criteri di selezione. Il nodo ora riguarda le prove orali e a lanciare una vera e propria denuncia all’USR Puglia e al Miur è un gruppo di docenti pugliesi che critica le modalità mediante le quali sono stati ‘selezionati’ (secondo loro, costretti) gli insegnanti ad entrare nelle commissioni degli orali per la classe di concorso della Scuola dell’Infanzia e Primaria.  

Docenti ‘costretti’ a fare i commissari per il concorso scuola 2016?

La denuncia dei docenti pugliesi riguarda il dispositivo che l’USR Puglia ha messo in campo per selezionare i docenti che dovranno far parte delle sottocommissioni degli orali per la classe della Scuola dell’Infanzia e Primaria del concorso scuola 2016. Semplificando al massimo, questa è la situazione: dal momento che gli orali della Primaria si terranno a Bari, ad essere stati ‘selezionati’ sono stati soltanto docenti che risiedono a Bari, mentre visto che gli orali dell’Infanzia si terranno a Lecce, ad essere chiamati sono stati soltanto docenti che risiedono Lecce. Cosa significa? Che l’USR, contraddicendo la normativa, avrebbe preferito una soluzione più ‘economica’ e non quella che riguarda la valutazione dei titoli culturali e di servizio: se si fosse preso un docente afferente a un’altra provincia, gli si sarebbe dovuta pagare la trasferta. L’attacco dei docenti pugliesi riguarda soprattutto il lato organizzativo ed economico: il Miur, nonostante la pubblicità sul concorso, sta mostrando una grande superficialità nell’organizzazione e starebbe cercando in ogni modo di risparmiare. Infine, si sottolinea anche che, nella regione Puglia, la maggior parte dei presidi sarebbe stata praticamente ‘precettata’ per svolgere il ruolo di presidente o di commissario. Per aggiornamenti, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.  

 LASCIAMO AL PERSONALE DELLA SCUOLA DI CAPITANATA E, IN GENERALE, A TUTTI COLORO I QUALI  OPERANO NELLE SCUOLE DELLA REGIONE, OGNI COMMENTO. DA PARTE NOSTRA NON CI STANCHEREMO DI CONTINUARE A DENUNCIARE LA POCA TRASPARENZA CON CUI VIENE SVOLTA L’ATTIVITA’ DELL’USR E DI ALCUNI UFFICI TERRITORIALI.