TFA SOSTEGNO 2020: PERCHE’ DEVONO ESSERE RIMANDATE LE PROVE

Il Governo ha previsto la sospensione a data da destinarsi di moltissimi concorsi, tranne quelli strettamenti necessari nell’ambito sanitario. Al momento non è possibile sapere fino a quando durerà questa situazione di incertezza. Infatti, nell’ultimo decreto del 4 marzo,  è stato così scritto:  “nello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private sono adottate opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati e tali da garantire ai partecipanti la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra di loro.”

In ogni caso, per  RomaEmilia RomagnaLombardiaVeneto e nelle province di Pesaro e Urbino e di Savona, a prescindere dalle sopra indicate misure, sono stati sospesi tutti i concorsi. Ciò risponde a varie esigenze : la prima certamente è quella di rispettare le misure precauzionali indicate nel decreto del 4 marzo (attesa la  presenza contemporanea di tantissimi candidati), in secondo luogo per tutelare “la libera circolazione ed accesso alle procedure concorsuali da parte di tutti i cittadini”; si pensi a chi risiede nelle zone rosse – che al momento non può spostarsi – di non poter  partecipare alle procedure concorsuali, oppure a tantissimi concorrenti che voglio partecipare, stante i pochi posti nelle proprie realtà locali, in altre Università.  Una diversa, inopportuna, e antigiuridica decisione,  creerebbe   una ingiusta discriminazione e un vulnus non colmabile. D’altra parte le prove del 2 e 3 aprile del TFA SOSTEGNO sono previste su base nazionale,  per cui non riteniamo, anche per motivi di prevenzione (si pensi a Foggia dove sono previsti in dette giornate circa 10 mila concorrenti), possano essere espletate a “macchia di leopardo”. 

.