Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo decreto legge che contiene  la riforma dell’esame di Maturità e altri interventi per la scuola.  

Sul fronte dell’alternanza scuola-lavoro – riporta ANSA – il ministro ha spiegato che “cambia da Pcto, percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, acronimo molto criptico, a formazione scuola-lavoro, per sottolineare l’importanza anche di questo collegamento che riteniamo sia particolarmente significativo nel percorso di formazione dei giovani”.

Valditara ha inoltre chiarito che la sperimentazione del modello 4+2 “diventa ordinamentale, quindi sarà obbligatoria laddove sarà possibile istituire la filiera. Non sparisce il percorso quinquennale ma si dovrà affiancare anche il percorso del cosiddetto 4+2”. “Quest’anno – ha sottolineato – sono quasi 10mila gli iscritti tra primo e secondo anno”.

Come cambia l’orale

“Abbiamo deciso di modificare l’orale in profondità: scompare la discussione sul documento che aveva sollevato molte perplessità, molta ansia anche negli studenti, quindi un orale che diventa più serio e più sereno. Quattro materie decise a gennaio su cui si concentrerà l’esame orale”.

Il ministro ha rimarcato che “il tema della valutazione a 360° della persona, come d’altro canto chiedevano anche gli studenti avrà un suo ruolo fondamentale: si valuteranno non soltanto le competenze, le conoscenze, le abilità acquisite, ma anche quel grado di autonomia, di responsabilità conseguito dallo studente nel corso gli anni delle superiori, ma anche dimostrato nel percorso dell’esame di maturità”.

“Verranno considerate – ha spiegato – anche quelle attività in qualche modo connesse con il percorso scolastico, penso per esempio le attività sportive, culturali, così come quelle azioni particolarmente meritevoli che abbiano evidenziato senso di responsabilità e impegno da parte dello studente. Ovviamente si tratta di azioni che possono anche essere extra scolastiche”.

Per ll’esame di Stato,  “la composizione della commissione diminuisce da 7 a 5. Il Ministro, ha precisato che così ci sono  dei risparmi che saranno, fra l’altro, utilizzati per la formazione dei futuri commissari. Chi farà il commissario per l’esame di maturità avrà una formazione specifica. Contiamo anche di pagare di più i commissari che andranno a fare la maturità”.

A fronte del D.L., il Ministro non si è preoccupato di porre la questione relativa alle scarse (inesistenti per la verità!!) risorse per il rinnovo del contratto scuola per il quale risultano ad oggi stanziati solo 240 milioni

Insomma, il personale della scuola, a fronte di un contratto scaduto da tre anni (il contratto si riferisce al periodo 2022/2024)  avrebbero….UDITE UDITE...un incremento medio di circa  70-80 euro (nella migliore delle ipotesi)

Ma, di fatto, nemmeno questi rappresentano un aumento perchè, l’anticipo è stato già dato per effetto del fatto che non essendo stato sottoscritto il contratto, è stata corrisposta una indennità di vacanza contrattuale. In definitiva, allora, l’aumento medio effettivo….e questa volta l‘UDITE UDITE DIVENTA ROBOANTE …….sarà meno di 40 euro.

SE PENSATE DI COMMENTARE QUESTA …CERTA PREVISIONE …LIBERI DI FARLO…..E SI SPIEGA ANCHE PERCHE’ NON SI E’ VOLUTO SOTTOSCRIVERE IL CCNL AD APRILE 2025 DA PARTE DELLE COSIDDETTE OO.SS. DELLA SCUOLA, LEGGASI CGIL,CISL,UIL,SNALS,ANIEF,GILDA. INFATTI, COME SI POTEVANO PRESENTARE ALLE ELEZIONI DELLE RSU CON UN AUMENTO DI 40 EURO MENSILI……!!!?????

Ora, a elezioni ormai svolte e d’accordo con il GOVERNO, possono anche sottoscrivere un contratto a ribasso se non a perdere ….con un importo su cui ogni commento potrebbe sfociare in qualche “parola di troppo…”

Il Governo, ha precisato che, al limite, la partita si può riaprire per il rinnovo del CCNL 2025/2027 cioè…..guardate un pò…..alla vigilia delle nuove elezioni politiche, attraverso le risorse già stanziate per i due rinnovi contrattuali successivi, utilizzando a tal fine parte delle risorse previste nell’ultima Legge di Bilancio.

Lo stesso Governo, attraverso il Presidente dell’Aran Naddeo, ha anche preannunciato che con il nuovo CCNL intende  allargare il potere dei dirigenti scolastici per quanto attiene alla irrogazione delle sanzioni disciplinari  agli insegnanti.