CONVERTITO IN LEGGE IL D.L. 127 DEL 9 SETTEMBRE 2025: LE MISURE PER LA SCUOLA

La Camera, nella seduta del 28 ottobre 2025, ha approvato il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 9 settembre 2025, n. 127, recante misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026.

Il provvedimento, oltre ad introdurre novità sull’esame di Maturità, introduce misure  anche per il canale della formazione 4+2, per la sicurezza degli edifici scolastici, per la valorizzazione dei docenti.

Ulteriori misure sono rivolte ad assicurare nuove risorse alle scuole di Agenda SUD, a stanziare 240 milioni per il rinnovo del contratto della scuola e a garantire regole di sicurezza più stringenti per i viaggi d’istruzione.

Le principali misure

Il decreto stanzia 240 milioni di euro una tantum per il rinnovo del contratto scuola e altri 15 milioni per estendere l’assicurazione sanitaria integrativa anche ai docenti precari con supplenze fino al 30 giugno.

Cambia  anche la denominazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Sparisce la sigla PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento): d’ora in poi si parlerà di “Formazione scuola-lavoro”, per sottolinearne il valore formativo e orientativo.

Il decreto introduce una nuova disciplina per i passaggi tra indirizzi di studio nelle scuole superiori. Nel biennio iniziale saranno previsti interventi di sostegno personalizzato, mentre nel triennio finale gli studenti dovranno sostenere esami integrativi. L’obiettivo è ridurre la dispersione scolastica e promuovere un maggiore successo formativo.

Importanti novità anche per i viaggi d’istruzione. Viene modificato l’articolo 108 del Codice dei contratti pubblici, imponendo che gli appalti per i servizi di trasporto connessi a uscite didattiche e gite scolastiche siano aggiudicati in base al miglior rapporto qualità/prezzo, e non solo al criterio del prezzo più basso.

Inoltre, tali contratti vengono classificati come “ad alta intensità di manodopera”, con un limite massimo del 30% per il punteggio economico. Le scuole dovranno quindi privilegiare offerte che garantiscano sicurezza, accessibilità per le persone con disabilità e competenza dei conducenti.

La Carta del docente verrà estesa anche a circa 190mila insegnanti precari.

Allo stesso tempo, però, saranno introdotti nuovi limiti: dal 2025/26 l’acquisto di hardware e software (come computer e tablet) sarà consentito solo alla prima erogazione e poi ogni quattro anni. Nel paniere degli acquisti ammessi entrano anche i servizi di trasporto di persone, oltre a libri, corsi di formazione, lauree e master.

Il modello “4+2” della filiera formativa tecnologico-professionale diventa strutturale, prevedendo quattro anni di scuola superiore seguiti da due anni negli ITS Academy, con l’obiettivo di rafforzare la filiera tecnico-professionale e facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

Viene prorogato fino a fine 2026 il periodo per completare i percorsi di specializzazione per i futuri insegnanti di sostegno gestiti dall’Indire, con o senza la collaborazione delle università.

Potranno accedervi anche i docenti precari con almeno tre anni di servizio negli ultimi otto (invece dei cinque previsti finora). Inoltre, chi ha conseguito all’estero una specializzazione per la quale è in corso un ricorso davanti a un TAR deve aver concluso il percorso entro il 24 aprile 2025.

Il Decreto di conversione proroga fino agli anni scolastici 2026/2027 e 2027/2028 la procedura emergenziale per il conferimento delle supplenze tramite ordinanza ministeriale. Questo meccanismo, nato in emergenza epidemiologica, viene stabilizzato senza un confronto sindacale e senza una riforma strutturale del reclutamento. Insomma, ancora una volta rimandata la revisione del regolamento sulle supplenze che vedrà confermata, salvo piccoli aggiustamenti, quanto già previsto nella O,M. del 2024.