Lunedì prossimo 1^ settembre per molti docenti, anche se in tante scuole già in questi giorni si svolgono riunioni degli organi collegiali, segna l’inizio del nuovo anno scolastico
Proprio in vista del nuovo anno, vogliamo richiamare l’attenzione del personale docente sugli obblighi conseguenti alla delibera sullo svolgimento delle attività funzionali all’insegnamento e sulla necessità/obbligo di procedere con urgenza a tale definizione nell’ambito della riunione del primo collegio dei docenti.
La precisazione che vogliamo fare consiste proprio nell’importanza della delibera delle attività, in quanto tale adempimento è un preciso obbligo contrattuale previsto dall’art.43, comma 4 del CCNL scuola 2019-2021.
Tale delibera è di estrema importanza e deve essere dettagliatamente definita perchè in essa vengono previsti e regolati gli obblighi di lavoro del personale docente.
Infatti, viene stabilito che ”Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione di insegnamento.
In conseguenza, è obbligo del dirigente scolastico, prima ovviamente dell’inizio delle lezioni, sulla base delle proposte degli organi collegiali, predisporre il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente, che sono conferiti in forma scritta e che possono prevedere attività aggiuntive.
Il piano, comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’azione didattico-educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze.
Appare evidente che tale piano è oggetto di informativa sindacale giusto quanto previsto dall’art. 7 del CCNL scuola 2006/2009.
Un dettagliato piano annuale delle attività evita, durante il corso dell’anno, quel generalizzato conflitto in ordine agli obblighi che incombono sui docenti e che spesso sono “cangevoli” secondo la volontà unilaterale del dirigente scolastico che, viceversa, non ha un libero arbitrio nel definire gli obblighi di servizio del personale docente ma deve attenersi a quanto deliberato in sede di collegio
Infatti, il piano annuale delle attività dei docenti, deve essere compiutamente predispsto e deve prevedere quali sono gli obblighi di lavoro del docente aggiuntive rispetto alle ore di insegnamento settimanali.
Quindi, nel piano dovranno essere previste tutte le attività collegiali che si svolgono a partire dall’1 settembre a terminare di norma al 30 giugno. Le attività di carattere collegiale, riguardanti tutti i docenti, sono inserite nel piano annuale delle attività e sono costituite, ai sensi dell’art.44, comma 3, del CCNL scuola 2019/2021, dalla partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue.
A tale monte orario, si aggiungono le ore di partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione per un massimo di altre 40 ore annue.
Nel piano annuale delle attività per i docenti è inserito anche lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione.
Anche gli incontri antimeridiani dei docenti con le famiglie, che di solito sono a cadenza mensile, devono essere riportati nel piano annuale delle attività degli insegnanti.
Nell’ambito delle attività funzionali, vanno anche ricomprese le ore di formazione per partecipare ad attività deliberate dal collegio dei docenti ovvero dal MIM e che, quindi, costituiscono un obbligo per i docenti.
Ovviamente, se nel piano delle attività non si programma la formazione e le 40+40 vengono tutte utilizzate per le sopra elencate attività, l’obbligo di partecipare alla formazione, sempre che sia deliberata dal collegio o imposta dal MIN, deve costituire una prestazione soggetta a pagamento con fondi a carico del FIS.
Si richiama, pertanto, l’attenzione del personale docente a partecipare ai Collegi e di approvare un piano che preveda nel dettaglio, specialmente di impegno orario, tutte le attività funzionali all’insegnamento da svolgere durante l’anno.
Tale piano, comunque, su specifica delibera del collegio, e non per decisione unilaterale del dirigente scolastico, può essere, come sopra detto, oggetto, per motivate esigenze organizzative e eventi particolari, a modifica durante il corso dell’anno.
Da ultimo, non si può non ribadire che sussiste l’obbligo per il dirigente scolastico di portare il piano annuale delle attività deliberato dal Collegio dei docenti a conoscenza delle RSU della scuola.